Sport e Letteratura

La testa nel pallone: Italia-Svezia Euro 2016

“LA TESTA NEL PALLONE: EURO 2016-

ITALIA- SVEZIA    TOLOSA 17 GIUGNO 2016

1-0

Conte non ha abbassato la guardia e ha confermato una Italia operaia e piena di agonismo. Questa seconda sfida era decisiva per capire il cammino della nazionale ed infatti con la vittoria sulla Svezia l’Italia è qualificata agli ottavi di euro 2016.

La Svezia è partita subito forte e ha spinto molto su entrambe le fasce come si prevedeva, l’Italia con il suo 3-5-2 si è affidata all’agonismo e al contropiede. Ma la Svezia non è stata a guardare e ha pressato i portatori di palla italiani facendo grande pressing a tutto campo e controllando i deboli Pellè e Eder. E’ andata avanti così la Svezia con il suo 4-4-2 che le ha permesso di controllare sostanzialmente il primo tempo; qualche spunto italiano si è visto al 6° p.t con Florenzi e poi poca roba. L’Italia non ha giocato bene, niente contropiede, né palla a terra e velocità, però ha resistito mentalmente e fisicamente. Candreva si è distinto per impegno e corsa come Giaccherini, per la Svezia Ibrahimovic ha fatto il suo ma senza guizzi letali. L’ Italia nel primo tempo è stata contratta e statica, senza velocizzare le azioni la squadra è diventata prevedibile e ha stentato ad entrare in partita anche se ha continuato a provarci come è accaduto al 18°. La difesa ha retto bene anche se il ritmo dell’Italia è rimasto basso.
A centrocampo ha subito i due mediani svedesi che si sono limitati a schermare il reparto e a ripartire loro in contropiede. Pellè inesistente e sovrastato dai giganti svedesi. I tre centrocampisti italiani hanno girato a vuoto per quasi tutta la partita, Parolo non è riuscito ad avanzare e a dare velocità. Gli svedesi hanno avuto una reattività diversa e hanno preso fiducia. Il primo tempo è terminato con una Italia che ha attaccato al 39° ma niente di che. Qualche accorgimento tattico nel secondo tempo fatto da Conte ha fatto si che l’Italia ci ha provato con più convinzione spingendo e cercando la profondità con Pellè al 47° e con Giaccherini che si è allargato di più. L’Italia ha giocato un po’ più alto e cose sono cambiate man mano che i minuti passavano.
Zaza è entrato al 59° per Pellè ma non manteneva la posizione ed è stato inoffensivo. La spinta è avvenuta sia da destra che da sinistra specie con Candreva molto attivo.
La Svezia ci ha provato al 72°. Poi è entrato Thiago Motta per De Rossi e c’è stata più stabilità a centrocampo. Fin qui nessun guizzo in contropiede nonostante Parolo abbia tirato all’82°. Ma il colpo di scena è avvenuto poco dopo all’87° con Eder e ha tolto l’Italia dai guai. L’Italia soffre, resiste e colpisce, anche se c’è ancora da migliorare. Italia qualificata agli ottavi. Con qualche lode e qualche paura di troppo.

DANIELA MEROLA

Share Button

Daniela Merola

Un saluto a tutti, sono Daniela Merola, scrittrice, blogger, giornalista e il mio sentiero è sempre stato "il coraggio delle proprie idee".

Lascia un commento