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Simona Maccarone: “Lo sfascio”

https://www.kimerik.it/SchedaProdotto.asp?Id=3343

Cinque domande per sapere qualcosa in più sul libro di Simona Maccarone: “Lo sfascio”.

Quando si è avvicinata al mondo della scrittura e quale è stata la causa scatenante? 


Scrivo storie da sempre, fin da bambina: mi è sempre piaciuta l’idea di mettere il reale su una pagina, di dare un senso agli eventi e alle parole. La necessità di scrivere un romanzo si è sviluppata soprattutto durante l’adolescenza. Amo leggere, amo la letteratura e spero di poter sperimentare di più nei miei futuri lavori.

Come nasce l’idea che l’ha portata alla stesura del suo libro “Lo sfascio”?

Ho iniziato a scrivere “Lo sfascio” al liceo: ho iniziato una sera, dopo aver finito i compiti, quando mi sono ritrovata seduta alla scrivania con penna e quaderno. Avevo solo una vaga idea della trama ma i personaggi si sono affacciati nel mio immaginario e mi sono sentita ispirata a raccontare le loro vicende, i loro sentimenti e le loro scelte. Molti eventi che accadono nel libro sono stati pensati durante la stesura della primissma bozza. Volevo scrivere qualcosa di genuino, vicino al reale, senza idealizzazioni, senza “addolcire” la vita quotidiana e soprattutto catturare quel momento delicato e prezioso nel quale si è costretti a passare dall’innocenza all’età adulta.

Sono presenti dei cenni biografici nella sua storia?

Non del tutto. Diciamo che in ogni personaggio c’è parte di me e del mio vissuto, come credo sia normale. In un certo senso alcune cose che ho sritto in questo libro quando avevo 16 anni sono state quasi profetiche di ciò che la vita aveva in serbo per me negli anni successivi. Un elemento che sicuramente è autobiografico è l’ambiente: la periferia Milanese, la scuola, le strade, gli autobus, i quartieri in bilico tra un reale degrado e il conforto tipico dei luoghi nei quali siamo cresciuti.

Quale messaggio vuole trasmettere ai suoi lettori?

Mi piacerebbe incoraggiare chi legge ad essere più empatico e meno aggressivo nei confronti del prossimo. Spero che, nonostante la cupezza della storia, i lettori riescano a vedere quel barlume di speranza, di tenerezza e di amore che si nasconde timidamente tra le pagine.

Cosa consiglierebbe a un autore esordiente?

Non so se sono nella posizione di dare consigli ma quello che posso sicuramente dire è che, prima di scrivere, bisogna leggere e leggere davvero tanto.

Per maggiori informazioni sul suo libro potete consultare il seguente link: https://www.kimerik.it/SchedaProdotto.asp?Id=3343

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